domenica 8 aprile 2018

Presentiamoci!

Livello: da Principiante a A2
Tipologia di apprendenti: Adolescenti/Adulti
Tempo: 20' circa


Ciao ragazzi, oggi vi proponiamo un'attività veloce adatta al primo giorno di un nuovo corso. 
Ne abbiamo già postata una qualche mese fa (https://italianofacileveloce.blogspot.it/2017/08/conosciamoci-meglio.html), ma in questo caso vi proponiamo la compilazione di una carta d'identità.

Distribuite agli studenti la seguente scheda e accertatevi che tutte le parole siano ben chiare, e fornite un esempio di compilazione alla lavagna con i vostri dati. In seguito lasciate loro circa 5 minuti in cui dovranno compilare la propria carta d'identità individualmente.






Adesso distribuite questa seconda scheda, completa di domande già formulate con esempi di risposte, come supporto per l'attività successiva.




Vi suggeriamo due modalità di svolgimento:
1) dividete gli studenti a coppie per presentarsi a vicenda
2) in plenaria fate fare a turno una domanda ciascuno rivolta ad uno studente solo. Quest'ultimo, a sua volta, dovrà scegliere un altro compagno e fargli un'altra domanda. 



😊 E tu, come ti chiami? Presentati brevemente con un commento! 😊

lunedì 19 marzo 2018

Meglio e Migliore

Livello: B1
Tipologia di apprendenti: Adolescenti/Adulti
Tempo: 20' circa

Ciao ragazzi! Chi di voi conosce la differenza tra meglio e migliore?

Abbiamo fatto questa domanda ai nostri studenti e quasi tutti ci hanno risposto che sono simili. In realtà sono molto differenti per la loro funzione grammaticale e per il loro uso.

Osserviamo le frasi che seguono.

- Paolo ha un carattere migliore di quello di Luca.
- Paolo parla lo spagnolo meglio di Luca.

Nella prima frase migliore ha la funzione di aggettivo che si riferisce direttamente al sostantivo carattere, per cui rappresenta una qualità, una caratteristica del carattere di Paolo, nella seconda frase invece, meglio non rappresenta un aggettivo ma un avverbio, indica come Paolo parla lo spagnolo, quindi il modo in cui si svolge l'azione.

Essendo un aggettivo migliore concorda con il nome (migliore per il singolare e migliori per il plurale, non c'è differenza tra maschile e femminile essendo un aggettivo che termina in -E).

Entrambi dunque sono comparativi particolari, nello specifico meglio è comparativo di maggioranza di bene, mentre migliore è comparativo di maggioranza di buono.

Va detto però che nel parlato informale può capitare di usare l'avverbio meglio come aggettivo, ma resta sconsigliato nello scritto o nel parlato formale.

Facciamo un altro esempio.

- La musica migliore è quella degli anni '80
- Con internet si lavora meglio a casa che in ufficio.

Ora provate voi!

Scriveteci qualche frase usando meglio e migliore.

😊Hai trovato questa attività utile e interessante? Lascia un commento e scrivi le tue frasi!😊

sabato 10 marzo 2018

Il condizionale presente

Livello: A2/B1
Tipologia di apprendenti: Adolescenti/Adulti
Tempo: 30' circa

Ciao a tutti!
Oggi andiamo alla scoperta di un modo verbale nuovo, il condizionale. 
Non è sicuramente un modo verbale molto complesso ma per semplificarlo ulteriormente proviamo a spiegarne la forma e gli usi.

Di seguito vi proponiamo una tabella con la coniugazione presente dei verbi regolari in -ARE, -ERE, -IRE.
Osservando la tabella è chiaro che la coniugazione dei verbi del primo e del secondo gruppo è uguale, mentre la coniugazione dei verbi del terzo gruppo appare leggermente diversa grazie alla vocale I che sostituisce la vocale E. 

Per quanto riguarda i verbi irregolari invece, molti di questi appartengono alla seconda coniugazione e per facilitarne l'individuazione potrebbe essere utile un confronto con l'indicativo futuro, perché i verbi che sono irregolari al futuro lo sono anche al condizionale.
Ma quando si usa il condizionale?

Possiamo sintetizzare dicendo che sono 4 i casi in cui si usa:

1) Desiderio
2) Consiglio
3) Richiesta gentile
4) Ipotesi

Facciamo un esempio per ciascuno di questi casi per capire meglio.

1) Con questo caldo mangerei volentieri un gelato.
2) Al tuo posto uscirei prima di casa per non rischiare di fare tardi.
3) Potreste abbassare la voce per favore?
4) Marco è partito alle 9, dovrebbe essere arrivato a casa a quest'ora.

E tu che frasi scriveresti? 

😊Hai trovato questa attività utile e interessante? Lascia un commento e scrivi le tue frasi!😊

giovedì 8 febbraio 2018

Il CI locativo

Livello: A1/A2
Tipologia di apprendenti: Adolescenti/Adulti
Tempo: 20' circa

Ciao ragazzi! Continuiamo con la grammatica e in particolare oggi parliamo della particella CI con significato locativo.

Come dice il nome stesso, il CI locativo rappresenta un luogo che non vogliamo ripetere per snellire e semplificare il discorso. Di norma lo collochiamo davanti al verbo a meno che questo non sia all'infinito; in questo caso lo metteremo alla fine, attaccandolo al verbo stesso.

Di seguito vi riportiamo un esempio molto semplice che vi aiuterà a comprendere quanto detto finora.

Vieni con noi al cinema domani? 

Sì, ci vengo volentieri.

In questa frase la particella CI sostituisce il cinema poiché dire Sì, vengo al cinema volentieri rappresenterebbe un modo inusuale e inutilmente ridondante di rispondere.

Facciamo un altro esempio.

Vai alla festa di Maria stasera? 
Sì, pensavo di andarci verso le dieci. 

In questo caso essendo il verbo all'infinito, collochiamo la particella CI dopo il verbo, attaccandola ad esso.


La stessa regola vale anche se il verbo è al passato.

Avrei voluto visitare Los Angeles, ma purtroppo non ci sono mai stata.

Cosa succede invece con i verbi modali volere, dovere e potere?

In questo caso abbiamo due possibilità, in quanto possiamo scegliere di collocare CI davanti al verbo modale, o direttamente alla fine del secondo verbo. 

La mia amica è appena tornata da Dubai, ci voglio andare anche io. 
La mia amica è appena tornata da Dubai, voglio andarci anche io. 

Ora è il vostro turno, pensate ad almeno cinque frasi con il CI locativo e scrivetele tra i commenti.

Buon lavoro!

😊Hai trovato questa attività utile e interessante? Lascia un commento e scrivi le tue frasi!😊

venerdì 2 febbraio 2018

Il trapassato prossimo

Livello: A2
Tipologia di apprendenti: Adolescenti/Adulti
Tempo: 30' circa

Ciao amici! Visto il successo degli argomenti grammaticali che vi abbiamo proposto finora, abbiamo deciso di dedicare questo post al trapassato prossimo.

Vediamo insieme come si forma.

IMPERFETTO VERBO ESSERE O AVERE + PARTICIPIO PASSATO DEL VERBO 

Facciamo un esempio con il verbo mangiare che, come già sappiamo, essendo un verbo transitivo, per formare un tempo composto ha bisogno del verbo avere e quindi il trapassato prossimo sarà avevo mangiato

Osserviamo l'imperfetto di essere e avere.




Ricordiamo inoltre che il participio passato dei verbi regolari si forma sostituendo le desinenze dell'infinito -ARE, -ERE, -IRE con le desinenze -ATO, -UTO, -ITO (es. lavorare - lavorato, vendere - venduto, dormire - dormito), mentre per quanto riguarda i verbi irregolari, di seguito ve ne mostriamo alcuni.


Passiamo ora a capire quando si usa questo tempo verbale.

Il trapassato prossimo indica un'azione passata che avviene prima di un'altra azione al passato prossimo o all'imperfetto.

Facciamo un paio di esempi per capire meglio.

  • Quando sono arrivata a casa, i miei genitori avevano già mangiato
In questa frase la prima azione che si verifica a livello temporale è quella espressa al trapassato prossimo (avevano mangiato), mentre la seconda azione è quella espressa al passato prossimo (sono arrivata).

  • Da piccola non uscivo se prima non avevo finito tutti i compiti.
In questa seconda frase, l'azione che avviene dopo non è espressa al passato prossimo, come nella precedente, ma all'imperfetto in quanto indica un'azione ripetuta, un'abitudine al passato. 

Ora tocca a voi! Provate a scrivere qualche frase usando il trapassato prossimo.

Buon lavoro! 

😊Hai trovato questa attività utile e interessante? Allora lascia un commento e scrivi le tue frasi!😊