Livello: A2/B1
Tipologia di apprendenti: Adolescenti/Adulti
Tempo: 45' circa
Buonasera a tutti! Vi regaliamo ancora un po' di grammatica prima della pausa natalizia, attraverso un ripasso dei pronomi diretti, indiretti e riflessivi. Voi sapete qual è la differenza? Sapreste distinguerli in una frase?
- Ogni anno per il mio compleanno i miei amici mi regalano un viaggio.
- Tutte le mattine mi sveglio alle 7.
- Spesso mio fratello mi accompagna alla stazione per andare al lavoro.
In tutte e tre le frasi compare il pronome mi, ma nel primo caso ha la funzione di un pronome indiretto, nel secondo caso rappresenta un pronome riflessivo e nell'ultimo invece si tratta di un pronome diretto.
Come facciamo a distinguerli? Osservate la tabella di seguito.
Come facciamo a distinguerli? Osservate la tabella di seguito.
Come potete notare dalla tabella, la differenza è palese soltanto alla terza persona singolare e plurale, per le altre persone invece, dobbiamo cercare di capire dal contesto della frase il significato che il pronome assume. L'unico elemento della frase che può aiutarci in questo è il verbo.
Consideriamo due verbi che possono essere utilizzati con lo stesso significato: telefonare e chiamare.
Il primo vuole un pronome indiretto (telefonare a qualcuno), il secondo invece, vuole un pronome diretto (chiamare qualcuno).
Perché succede questo? E come facciamo a capire quali verbi vogliono l'uno o l'altro pronome?
E' bene dunque sapere che i pronomi indiretti svolgono il ruolo di complemento di termine e rispondono alla domanda a chi?, per cui si usano sempre quando il verbo è seguito dalla preposizione a, mentre i pronomi diretti si possono usare solo con i verbi transitivi, ovvero quelli che hanno un complemento oggetto e rispondono alla domanda chi? che cosa?
E con i pronomi riflessivi?
Di solito, questi vengono usati quando il complemento oggetto di una frase ne è anche il soggetto e permettono quindi di far ricadere l'azione espressa dal verbo sul soggetto stesso (es. io mi lavo, lui si veste, voi vi pettinate).
A titolo esemplificativo vi proponiamo la tabella sotto, con l'elenco di alcuni verbi che possiamo distinguere in base al pronome che richiedono.
Ora verificate le vostre conoscenze attraverso alcune frasi, che vi chiediamo di completare con i pronomi corretti, facendo attenzione ai verbi.
Ricordate che quando il verbo è al passato prossimo, il participio passato concorda nel genere e nel numero con i pronomi diretti (es. Le ho viste - Io ho visto loro), mentre non cambia mai con i pronomi indiretti (es. Le ho chiesto - Io ho chiesto a lei).
Infine non dimenticate che i verbi riflessivi al passato prossimo vogliono sempre l'ausiliare essere.
Buon lavoro!
- Se .......... aspettate, Giorgia e Marco verranno con voi al cinema.
- Hai telefonato a Matteo? .......... ha chiamato tre volte questa settimana, ma tu non eri mai in casa.
- Io credo a Laura, tu .......... credi?
- Ogni mattina .......... preparo in fretta perché .......... alzo sempre tardi.
- A Luca piace vivere a Firenze, ma .......... manca la sua famiglia.
- Siete amici di Mario da tanto tempo, dove .......... avete conosciuto?
- Roberto, .......... sei lavato le mani? E' ora di cena.
- Ho visto le mie amiche domenica scorsa e ............. ho chiesto di dirmi la verità.
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